Il nostro naso può giocare brutti scherzi.

Un profumiere e un esperto di olfatto ci spiegano perché le nostre narici non percepiscono più il nostro profumo poche ore dopo averlo applicato.

Può essere una sorpresa: durante la giornata, un collega o un amico può complimentarsi con noi per l’odore del profumo che indossiamo, anche se noi stessi non l’abbiamo sentito per diverse ore. In effetti, è possibile che le nostre narici non percepiscano più la fragranza che abbiamo applicato, a volte anche in grandi quantità, proprio quella mattina. Perché? È la qualità del profumo? La sua composizione? Il PH della pelle?

Una questione di abitudine

In realtà, la ragione principale è l’abitudine. Come tutti i sensi, anche l’olfatto si abitua. Sentiamo ancora gli odori, ma le informazioni non vengono più elaborate dal cervello. Bisogna sapere che nella parte posteriore della nostra cavità nasale, nei seni paranasali, abbiamo una mucosa olfattiva setacciata di recettori. Quando una molecola odorosa colpisce, l’informazione viene trasmessa al cervello attraverso il bulbo olfattivo. Oppure, dopo un po’ di tempo, l’odore diventa parte della nostra vita quotidiana, del nostro ambiente, e il cervello decide di non prestarvi più attenzione. Non si diventa anosmici, ma non si elaborano più le informazioni.

L’ambiente in gioco

Diversi fattori esterni possono influenzare la nostra percezione degli odori. In generale, si dovrebbe sapere che l’odore è migliore al mattino.  È una questione di saturazione: al mattino il naso è vuoto di tutte le molecole odorose. L’umidità, la temperatura esterna, l’umore e persino gli ormoni possono avere un ruolo nel sentire o meno il profumo. Una corrente d’aria durante la giornata, oppure quando siamo in movimento, può creare un’aerazione e permettere alle molecole della fragranza di diffondersi nuovamente.

La qualità della fragranza

Anche la composizione del prodotto gioca un ruolo importante. Se la fragranza è composta principalmente da note di testa (quelle che si sentono per prime quando si spruzza e che sono altamente volatili), le molecole odorose si disperderanno molto rapidamente. Se invece è composta principalmente da note di fondo, l’evaporazione è minore e il profumo può rimanere fino al giorno dopo.

Inoltre le note agrumate come arancia, limone, bergamotto o mandarino, evaporano molto rapidamente. Le note della famiglia floreale possono durare fino a 5 ore e quelle della famiglia ambrata fino a tre giorni, spiegano gli esperti. Per questo motivo le colonie e le eaux de toilette, composte principalmente da note agrumate, evaporano più rapidamente rispetto ad altri profumi.

Ma come si mantiene il profumo? Il modo migliore per risentirlo è stare qualche giorno senza indossarlo oppure alternarlo con altri prodotti. Si può cambiare profumo oppure sostituirlo temporaneamente con lo stesso, ma in concentrazioni diverse: eaux de toilette, estratti, prodotti complementari come il gel doccia, ecc.

Resta il fatto che nulla è fatale.

Quando non lo senti più, significa che fa parte di te, che è in sintonia con te. È il tuo profumo.